Stile, eleganza, ricercatezza sono gli elementi che contraddistinguono l’ultimo lavoro della palermitana Melinda Zacco, Grand Hotel et des Palmes – Storia e Mistero (pubblicato il 13 dicembre 2005), che ha riscosso grande successo anche alla Fiera Internazionale del libro del Cairo, tanto da contribuire ad impreziosire la storica biblioteca di Alessandria d’Egitto, ma anche la biblioteca del Vaticano. Alla prefazione di Giovanni Pepi ed Aurelio Pes, segue un excursus storico di Palermo sulla base di lettere, documenti inediti, necrologi etc. per poi interamente dedicarsi a ciò che ha reso particolare il soggiorno di personaggi, famosi in tutto il mondo, approdati nello storico albergo. Si tratta di un volume unico per il suo contenuto esclusivo e per la manifattura artigianale. E’ realizzato su carta in puro cotone Linters prodotta secondo le antiche tecniche arabo-normanne di mille anni fa, perpetuate dal maestro cartaio marchigiano Franco Conti. Esistono solo 120 copie numerate. Sulla copertina in cuoio figurano il ritratto e la firma di Richard Wagner insieme ad un annullo postale ad hoc ed un raro francobollo. L’autrice dopo numerose collaborazioni in quotidiani (L’Ora; La Sicilia; Giornale di Sicilia), periodici (Scirocco; la rivista della provincia regionale Palermo; Sicilia, l’isola del tesoro) e dopo l’esperienza di addetto stampa, decide di cimentarsi come scrittrice ed ha il suo esordio nel 2004 con il libro Gesù guarisce ancora?. Qui il suo stile speculativo-razionale, maturato negli anni di lavoro, unito alla spiritualità sviluppata nelle frequentazioni con Don Serafino Salvo (fondatore della chiesa carismatica italiana), la porta ad interrogarsi su numerosi casi di guarigione privi di spiegazione scientifica e a catalogarli. Tali esperienze conferiscono al titolo la forma di una domanda retorica con un input positivo, nonostante l’argomento trattato risulta desueto alla realtà del nuovo millennio secolarizzato, nella riscoperta del rapporto con il divino e della fede come capacità di credere fortemente.
A Palermo il libro è stato presentato lo scorso 13 dicembre…
Sì, in concomitanza ad una giornata molto piovosa, le strade erano intasate ed il centro città bloccato ma la sala dell’Hotel delle Palme, predisposta per ospitare l’evento, era ugualmente gremita di persone. Oltre alla stampa e alla tv, è intervenuto Giovanni Pepi, Aurelio Pes e anche l’assessore alla Pubblica Istruzione, Agostino Porretto. È stato molto emozionante, un giorno che non potrò mai dimenticare!
Il libro è frutto della collaborazione di due siciliani, lei e Librizzi con il marchigiano Franco Conti. Ci spiega come vi siete incontrati?
Librizzi, capo-barman al Grand Hotel delle Palme lo conosco da oltre quindici anni, chiedeva agli ospiti più prestigiosi un autografo accompagnato ad un disegno. E quando Don Serafino Falvo giunse a Palermo, Librizzi col suo solito modo garbato e cortese, davanti a me chiese al comune amico un segno del suo passaggio in Sicilia. In 40 anni di lavoro ha raccolti circa 4000 segni, disegni, firme, schizzi. Fu lui a propormi l’idea di scrivere questo libro con l’uso di una carta particolare realizzata da Franco Conti, conosciuto ad Acireale dove risiede.
Il libro è da voi interamente autofinanziato?
Sì, è stata una scelta unanime, sia perché i tempi erano maturi e non volevamo aspettare, sia per mantenere più neutrale e sincera possibile la sua realizzazione. L’impegno economico è stato duro anche per raggiungere le più prestigiose fiere del libro ma l’idea alla base era forte e ci ha portato ben oltre le nostre aspettative. Questa libertà è stato fertile humus per la nostra creatività ed ha fatto sì che il progetto iniziale si è sempre più ampliato verso qualcosa di veramente prezioso.
La raccolta completa del capo-barman Toti Librizzi consta di 4000 disegni ed a settembre, a Milano, sarà esposta. Nel libro ne figurano solo alcuni; secondo quali criteri sono stati selezionati?
I disegni pubblicati vanno dal primo di Renato Guttuso nel 1975 fino al 2001 di appartenenza a Ray Charles. I criteri di scelta sono stati effettuati sia in base alla nazionalità degli autori, per far vedere la Sicilia attraverso gli occhi del mondo, ma anche quanto mi aveva incuriosito un aneddoto piuttosto che un altro. Mi affascinava l’idea di portare all’attenzione frammenti di vita, momenti in cui personaggi, che nel pubblico immaginario risultavano in un certo modo, potessero confermare o, addirittura, differire ampiamente in situazioni dove veniva fuori un po’ della loro vera natura. Nello stesso tempo è stato per me un modo per rivalutare e guardare Palermo, città magica ed affascinante, non solo attraverso i miei occhi ma anche attraverso gli occhi del mondo.
Si riconosce in qualcuno dei personaggi o delle storie?
In tutti ed in nessuno: alla fine il libro ha in sè il racconto nostalgico come quello di Susan Strasberg, ma non manca del thriller come nel suicidio o delitto di Raymond Roussel, trovato morto il 14 luglio 1933 dentro la vasca da bagno, tra alcol e droghe, e con i polsi tagliati, o ancora il tentato crimine passionale come nel caso di Carmelo Bene ossessionato da un’inguaribile innamorata poco raccomandabile. Non manca la prosa realista come nell’abitudine di Richard Wagner di star seduto su uno sgabello di legno, impreziosito d’oro zecchino e tappezzato di damasco rosso, passando quasi per la farsa come il vezzo di Francis Ford Coppola di portarsi dietro il suo letto ovunque andasse. Fino alle storie di gangster con Lucky Luciano e tanti altri personaggi ancora. Di Caroline Carson, invece, mi è piaciuta l’idea originale di lasciare le impronte dei suoi piedi con del colore a tempera rosso; di Ray Charles ho ammirato lo spirito di iniziativa, perché pur cieco ricalca l’impronta della sua mano, mentre il nostro senatore a vita Giulio Andreotti commissiona un disegno a conferma di non saper proprio disegnare!
Il valore commerciale del volume è di 2000 euro. Può spiegarci la scelta della casa editrice Pecorini di Milano per la distribuzione del libro?
L’incontro con la direttrice Loredana è avvenuto alla Fiera Internazionale di Torino (in quell’occasione il libro è stato donato alla Biblioteca centrale della Regione Siciliana “Alberto Bombace” che ci aveva ospitati nel suo stand). E’ stata lei a propormi con grande entusiasmo di distribuire con le edizioni Pecorini le copie restanti. Adesso sto pensando anche di proporre una seconda edizione più accessibile al mercato mantenendo una ottima risoluzione delle immagini.
C’è qualche altra tappa prevista per “Grand Hotel et des Palmes- Storia e Mistero”?
Tra qualche mese sarà esposto alla mostra del libro di Francoforte per poi presentarlo in America.
Loredana Santangelo e Serena Sirchia